Progetto Acacia: la candidatura dell'Australia per un'infrastruttura finanziaria tokenizzata

Progetto Acacia: la candidatura dell'Australia per un'infrastruttura finanziaria tokenizzata

Il progetto Acacia sta trasformando i mercati finanziari all'ingrosso dell'Australia attraverso CBDC, stablecoin e asset tokenizzati, posizionando il Paese come leader globale nell'innovazione regolamentata e nella digitalizzazione economica.i

L'Australia sta promuovendo la trasformazione digitale dei mercati finanziari con il Progetto Acacia, che si basa sull'innovazione delle valute digitali delle banche centrali (CBDC) e degli asset tokenizzati. Questa iniziativa, guidata dalla Reserve Bank of Australia (RBA) e dal Digital Finance Cooperative Research Centre (DFCRC), segna una svolta nell'infrastruttura economica del Paese.

Di recente, la Banca Centrale ha annunciato il lancio della seconda fase del progetto, ufficialmente avviata il 10 luglio, che comprende una prova di sei mesi con 24 casi d'uso selezionatiDiciannove di questi riguardano transazioni reali con valuta digitale, mentre cinque sono in fase di sviluppo come proof of concept simulati. L'obiettivo, secondo la banca, è valutare in che modo le tecnologie emergenti possano migliorare l'efficienza, la liquidità e la sicurezza nel regolamento di attività finanziarie all'ingrosso.

Tra i partecipanti figurano importanti banche australiane, Commonwealth Bank, ANZ e Westpac, oltre a operatori internazionali come JPMorgan e diverse fintech locali. La collaborazione pubblico-privato sta diventando la forza trainante di una trasformazione che potrebbe ridefinire il ruolo della moneta digitale nell'economia istituzionale.

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Un laboratorio regolamentato per l'innovazione finanziaria

Il Progetto Acacia viene sviluppato in un ambiente regolamentato e controllato, grazie al supporto dell'Australian Securities and Investments Commission (ASIC), dell'Australian Prudential Regulation Authority (APRA) e del Tesoro Nazionale. Questa struttura consente ai partecipanti di sperimentare asset digitali non ancora coperti dalla normativa vigente, grazie alle esenzioni normative temporanee concesse dall'ASIC2.

La commissaria Kate O'Rourke ha sottolineato che Queste tecnologie possono apportare miglioramenti concreti ai mercati all'ingrosso e i test controllati consentiranno alla banca di valutare con prudenza opportunità e rischi. Ha sottolineato che questo approccio normativo flessibile mira a bilanciare l'innovazione con la tutela dei consumatori, un modello che potrebbe ispirare altre giurisdizioni.

Per quanto riguarda i casi d'uso, che coprono un'ampia gamma di asset, ha osservato che è importante capire come possono trasformare il settore dei servizi finanziari, potenzialmente stimolando l'efficienza e favorendo la crescita economica.

Questi casi d'uso spaziano dal reddito fisso ai mercati privati, dai crediti commerciali ai crediti di carbonio. Inoltre, si stanno esplorando nuove modalità di gestione dei conti di regolamento della RBA, integrando piattaforme blockchain come Hedera, Redbelly Network e R3 Corda.

Tokenizzazione e CBDC: catalizzatori per efficienza e sicurezza

La tokenizzazione degli asset consente di convertire asset fisici o finanziari in rappresentazioni digitali negoziabili in tempo reale. Combinando questa capacità con una CBDC wholesale emessa e garantita da una banca centrale, si ottiene una tracciabilità superiore, una riduzione del rischio operativo e transazioni più rapide.

Uno dei focus principali del progetto è il mercato dei pronti contro termine, dove Commonwealth Bank e JPMorgan stanno valutando come le garanzie tokenizzate e la moneta digitale possano semplificare le operazioni e migliorare la gestione della liquidità. ANZ, da parte sua, sta conducendo sperimentazioni su conti correnti passivi e obbligazioni tokenizzati, utilizzando la CBDC per facilitare transazioni sicure e prive di rischi.

Questo tipo di innovazione non solo ottimizza i processi interni, ma apre anche la strada a una maggiore inclusione finanziaria. Riducendo la dipendenza dagli intermediari e semplificando le infrastrutture, un maggior numero di operatori può accedere a strumenti finanziari precedentemente riservati alle grandi istituzioni.

L'Australia come punto di riferimento globale per le risorse digitali

Il Progetto Acacia posiziona l'Australia come un attore di rilievo nella corsa globale allo sviluppo di valute digitali di banca centrale. Oltre 130 paesi stanno esplorando o implementando le CBDC, ma pochi sono riusciti a integrare test nel mondo reale con attori istituzionali e quadri normativi adattabili come ha fatto l'Australia.

Brad Jones, vicegovernatore della RBA, ha affermato: "Garantire che i pagamenti e gli accordi monetari australiani siano adatti allo scopo nell'era digitale è una priorità strategica per la RBA e il Payments System Board".Ha inoltre sottolineato che i casi d'uso selezionati aiuteranno la banca e il Paese a comprendere meglio in che modo le innovazioni nel settore delle banche centrali e della moneta digitale privata, insieme alle infrastrutture dei pagamenti, potrebbero migliorare il funzionamento dei mercati finanziari all'ingrosso.

I risultati di questa fase saranno pubblicati nel primo trimestre del 2026 e si prevede che definiranno il futuro dell'infrastruttura finanziaria australiana. Potrebbero anche influenzare le decisioni politiche relative all'adozione e alla regolamentazione degli asset digitali in altri Paesi.

In breve, l'esperienza australiana dimostra che la digitalizzazione finanziaria non è solo una questione di tecnologia, ma anche di governance, cooperazione istituzionale e visione strategica. Il Progetto Acacia diventa così un punto di riferimento per la progettazione di ecosistemi finanziari moderni, sicuri ed efficienti, basati sulla tecnologia blockchain e sulla tokenizzazione degli asset. 

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