Date della dichiarazione dei redditi 2025 in Spagna: tutto quello che devi sapere

Calendario delle imposte sul reddito 2025

La dichiarazione dei redditi del 2025 è una delle procedure fiscali più importanti per i contribuenti in Spagna e ogni anno porta con sé nuove date e modifiche normative che è importante conoscere. Esaminiamo il calendario fiscale per la dichiarazione dei redditi per l'anno 2024, che dovrà essere presentata nel 2025, comprese le nuove funzionalità e i suggerimenti per gestire questo processo in modo efficiente.

Calendario della campagna fiscale 2025

La procedura di dichiarazione dei redditi per il 2025 inizia prima del solito, con l'obiettivo di facilitare una gestione più comoda ed efficiente per i contribuenti:

  • Invio online: Dalla Aprile 2 fino a quando 30 giugno 2025. Questa è la modalità più utilizzata per la sua praticità e velocità. L'Agenzia delle Entrate ha notevolmente migliorato le proprie piattaforme digitali, consentendo ai contribuenti di accedere facilmente alla bozza della dichiarazione dei redditi, correggere gli errori e presentarla comodamente da casa.
  • Invio tramite telefono: Dalla 6 de mayo fino a quando 30 giugno del 2025. Per questa modalità è necessario un appuntamento preventivo, che può essere richiesto al Aprile 29 fino a quando 27 giugno. Questo metodo è ideale per chi preferisce un'assistenza personalizzata senza doversi recare fisicamente in un ufficio.
  • Presentazione di persona: Dalla 2 giugno fino a quando 30 giugno 2025. Come per la modalità telefonica, è necessario fissare un appuntamento, disponibile da 29 de mayo fino a quando 27 giugno. Questa opzione è utile per chi ha bisogno di una consulenza diretta o ha domande complesse che desidera risolvere di persona.

Novità e cambiamenti per il 2025

Quest'anno la dichiarazione dei redditi non porta solo cambiamenti nelle date, ma anche nelle normative e negli obblighi:

  • Controllo dei pagamenti con carta: Gli enti emittenti devono segnalare le operazioni che superano l' euro 25.000 annualmente per carta, al fine di contrastare le frodi fiscali e migliorare la trasparenza nelle transazioni digitali.
  • Limite aumentato per più pagatori: Aumentato il limite per i lavoratori con più pagatori euro 2.500, rispetto ai precedenti 1.500 euro. Ciò è particolarmente vantaggioso per chi ha contratti temporanei o più lavori.
  • Obbligo per i disoccupati: Tutti i percettori di indennità di disoccupazione devono presentare una dichiarazione dei redditi, indipendentemente dal loro reddito, come misura per garantire la corretta rendicontazione degli aiuti pubblici.
  • Nuovi metodi di pagamento: Bizum viene introdotto come opzione di pagamento per la dichiarazione, accanto ai tradizionali bonifici e ai pagamenti con carta, adattandosi alle nuove tecnologie e semplificando il processo di pagamento.
  • Proroga della riduzione per i redditi da lavoro dipendente: Il limite per questa riduzione è stato aumentato a euro 7.302, consentendo ai contribuenti di ridurre la propria base imponibile e quindi di pagare meno tasse.

Suggerimenti per una dichiarazione senza intoppi

  • Rivedi la tua bozza in anticipo: Assicuratevi di esaminare la bozza fornita dall'Agenzia delle Entrate non appena disponibile. Il presente documento potrebbe contenere errori od omissioni la cui correzione è essenziale.
  • documentación: Raccogli tutta la documentazione rilevante, come certificati di reddito, prove di spese deducibili e qualsiasi altra informazione fiscale importante. Ad esempio, con Bit2Me Tax potrai avere a portata di mano tutti i movimenti che hai effettuato sulla piattaforma con le tue criptovalute.
  • Usa gli strumenti digitali: Sfrutta strumenti come il certificato digitale o il PIN Cl@ve per facilitare l'accesso e l'invio della tua dichiarazione.
  • Se necessario, consultare dei professionisti: Se la tua situazione fiscale è complessa o hai dubbi seri, non esitare a consultare un consulente fiscale. Su Bit2Me Tax te li mettono a disposizione.
  • Attenzione alle detrazioni: Verifica se hai diritto a nuove detrazioni o se ci sono modifiche a quelle esistenti, soprattutto in settori quali l'efficienza energetica, l'affitto o gli investimenti in piani pensionistici.