Il governo iraniano ha dato il via libera alle centrali elettriche su scala industriale del paese per iniziare a estrarre criptovalute come Bitcoin, a condizione che non utilizzino carburante sovvenzionato dal governo.
In Iran, il governo sta implementando da tempo misure molto positive per l’ecosistema cripto. Nel mese di maggio, attraverso il Ministero dell’Industria, delle Miniere e del Commercio, il governo iraniano ha emesso più di 1.000 Licencias che autorizzano l'esercizio delle aziende agricole a estrazione mineraria Bitcoin e altri criptovalute all'interno del suo territorio. Ora il governo ha autorizzato gli impianti e le centrali elettriche del Paese a diventare minatori di Bitcoin, anche se non potranno godere di sussidi statali.
La notizia è stata annunciata tramite a comunicazione rilasciato dal Agenzia di stampa della Repubblica Islamica (IRNA), dove si conferma che le centrali elettriche del Paese, che rispettano le tariffe stabilite dallo Stato e dispongono delle licenze necessarie, potranno operare come minatori per l'estrazione di criptovalute. Mostafa Rajabi Mashhadi, Vicedirettore dell' TAVANIR, la compagnia elettrica iraniana, ha sottolineato che una volta ottenuta la certificazione da parte del Ministero, le centrali elettriche interessate al mining di criptovalute dovranno rispettare la tariffa fissata a 0,07 USD/kWh, un prezzo davvero competitivo e lusinghiero per questa attività.
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Minare Bitcoin e altre criptovalute in Iran
L'opportunità di cui godono le società elettriche iraniane è davvero promettente, considerando che il Paese ne concentra una parte importante hash tasso della rete oggi, classificandosi tra i primi paesi con a 3,82% della potenza di calcolo totale della rete Bitcoin.

fonte: Università di Cambridge
Allo stesso modo, oltre alle centrali elettriche statali, anche le centrali elettriche indipendenti avranno l'opportunità di iniziare a estrarre bitcoin e altre criptovalute e, secondo Mashhadi Nella dichiarazione, potranno iniziare ad operare con il 70% del prezzo del carburante d'esportazione.
D’altro canto, le tariffe elettriche che l’Iran attualmente gestisce sono tra le più economiche ed economiche che esistano al mondo. Infatti, quando si parla di costi dell’elettricità, l’Iran è una delle migliori opzioni per minare criptovalute, anche se bisogna considerare anche il clima e la temperatura del Paese. Ciononostante, la società TAVANIR ha anche indicato che incentiverà ulteriormente le centrali elettriche, offrendo loro uno sconto del 47% sulle tariffe elettriche per i minatori durante la stagione estiva, periodo in cui le tariffe elettriche generalmente aumentano fino a 4 volte il loro valore.
Ad oggi, l'IRNA ha riferito che sono già pervenute 14 richieste da parte di compagnie minerarie che richiedono più di 300 megawatt (MW) di energia per continuare le loro operazioni. È interessante notare che questa quantità di energia corrisponde alla spesa elettrica di circa 3 province del paese, secondo un portavoce di TAVANIR.
Infine, Mashhadi ha offerto una ricompensa di 10 milioni di Rial iraniani (IRR), che equivalgono a circa 237 dollari americani, a tutti coloro che segnalano stabilimenti di mining di criptovaluta che operano illegalmente nel paese.
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