Cuba regolerà le società di criptovaluta

La Banca di Cuba offrirà licenze di un anno alle società di gestione del patrimonio digitale

Copertina della Banca di Cuba

La Banca Centrale di Cuba ha pubblicato norme che consentiranno alle società di servizi di asset virtuali di operare nel Paese.

Martedì scorso, 26 marzo, la Banca Centrale di Cuba ha pubblicato una serie di regolamenti con i quali concederà licenze alle società che forniscono servizi di asset virtuali. Alcuni esperti economici sottolineano che questa misura potrebbe aiutare il Paese a evitare le sanzioni statunitensi.

La licenza sarà disponibile sia per le aziende cubane che per quelle straniere. Tali licenze avranno validità di un anno, con la possibilità di ottenere una proroga per un altro anno.

Secondo la risoluzione, le aziende autorizzate potranno lavorare con le risorse virtuali che lo sono state approvato dalla Banca di Cuba. Le risorse digitali non includono rappresentazioni digitali di valuta fiat, titoli e altre attività finanziarie tipicamente utilizzate nei sistemi bancari e finanziari tradizionali, che sono regolati da leggi separate dalla Banca Centrale.

Prima di concedere le licenze, la banca analizzerà approfonditamente le legalità, interesse sociale ed economico e le caratteristiche il progetto. 

Saranno invece consentite solo le attività con asset digitali che non rappresentano e non sono garantiti da denaro fiat, azioni o qualsiasi tipo di strumento finanziario che possa essere utilizzato nel settore finanziario tradizionale.

Infine, le imprese che hanno ricevuto una licenza per operare a Cuba non potranno cessare le operazioni prima del periodo di un anno stabilito nella licenza, se non hanno il permesso del governo cubano. 

Ogni reato o inosservanza di tale norma sarà punito ai sensi del Decreto 363, che regola le violazioni amministrative, bancarie o finanziarie.

Cuba e le sanzioni finanziarie

Dall’implementazione delle reti mobili a Cuba, gli utenti del paese hanno utilizzato le criptovalute come mezzo per evitare dure sanzioni che gli Stati Uniti applicano da anni nell’isola.

L’economia cubana è isolata dai tradizionali sistemi di pagamento internazionali e dai mercati finanziari a causa dell’embargo commerciale degli Stati Uniti, in vigore da decenni. Ad esempio, i cubani non hanno accesso alle carte di credito o di debito.

È per questo motivo che, se il governo sta creando un quadro normativo favorevole per le criptovalute, è perché ritiene che ciò potrebbe favorire la crescita economica del paese, avendo la capacità di evitare le sanzioni e il blocco economico. .

Cuba e valute digitali della Banca Centrale (CBDC)

Il presidente del paese, Miguel Díaz-Canel, è stato un forte sostenitore della criptovaluta, poiché ritiene che possano rappresentare uno strumento ideale per liberarsi dall'oppressione del dollaro. In questo senso, Cuba ha studiato la creazione di una moneta digitale della Banca Centrale (CBDC).

Tuttavia, Pavel Vida, ex economista della Banca Centrale di Cuba, ha sottolineato che non crede che il paese finirà per creare una propria CBDC o adottare Bitcoin come moneta legale, poiché l’obiettivo è ricevere rimesse dall’estero senza commissioni e in un digiuno.